Ma alla fine, cosa conviene utilizzare per i nostri rilievi fotogrammetrici?
Il Matrice 300 Rtk è sicuramente un punto di riferimento per la maggior parte delle aziende produttrici di fotocamere, ma buttare intere giornate di lavoro a causa dell’evidente sottoesposizione che interessa la P1 è un rischio che un professionista non si può permettere; per utilizzare al meglio questa camera e le altre equipaggiabili, e questo è un dettaglio che vi invitiamo a non sottovalutare, è necessario avere una discreta padronanza fotografica (cosa che con l’Evo non è a nostro parere necessaria).
In virtù della sua maggiore “fisica” possiamo sicuramente ipotizzare come campi ideali per il Matrice quelli della Ricerca e Soccorso, della Sicurezza (protezione civile, enti militari) e i rilievi fotogrammetrici (facendo attenzione alle impostazioni camera) in aree particolarmente ampie, anche se in realtà il tempo di volo della macchina è abbondantemente al di sotto dei 40 minuti.
Per il resto:
La qualità dei particolari dell’immagine della P1 e della camera dell’Evo è, a livello di dettaglio, pressoché identica; con un piccolo vantaggio a zoom elevati a favore del prodotto Dji.
Con le impostazioni automatiche, parola di Luca Bracali, se si tiene conto soprattutto dell’esposizione e dei colori, vince a mani basse Autel; sempre secondo il nostro ospite, non dobbiamo sottovalutare che i maghi del fotoritocco insegnano che si può scattare in sovraesposizione (mai fare il contrario!), con l’istogramma verso destra. Infatti, grazie al file raw, si potranno poi recuperare molti dati e aggiustare le foto… nel “bianco” ci sono molte più informazioni di quelle che ci sono nei “neri” di un’immagine sottoesposta.
Altri due aspetti da non sottovalutare:
Il Matrice 300 Rtk è soggetto a No Fly Zone sbloccabili (al di là delle autorizzazioni da richiedere alle autorità competenti) solo da Dji.
Questo aggiunge alcune complicazioni non da poco al nostro lavoro. Abbiamo registrato diversi casi di rilievi che si sono dovuti interrompere bruscamente a causa della sovrapposizione della missione con il Geofencing Dji.
L’Autel Evo2 Enterprise RTK è notevolmente più maneggevole del suo competitor (1,2 kg contro i circa 7 kg del Matrice) e soprattutto è un prodotto modulare e facilmente riconfigurabile a seconda delle vostre esigenze, senza che voi abbiate la necessità di investire budget particolarmente elevati.
Come già detto, il budget è una discriminante non da poco… l’Autel vi permetterebbe di esporvi per una cifra che non è neanche un quinto di quanto spendereste optando per il Matrice.
La cosa che più conta: la qualità dei risultati espressi in campo fotogrammetrico è pressoché identica (anzi, nonostante tutta la tecnologia messa in campo dal Matrice, l’EVO dà spesso esiti migliori).